Un interessante articolo di Laura Cavestri su Il Sole 24 Ore descrive l’ambizioso progetto promosso dal Gruppo Irgen RE a Pompei: 170 €/Mln per realizzare un Hub turistico e commerciale, che genererà 1500 posti di lavoro e per il quale sono stimati 12 milioni di clienti l’anno e un fatturato di 350 €/Mln.
200.000 mq di superficie per 200 brand, un hotel 4 stelle gestito dal Gruppo Marriott, auditorium, cinema, teatro, 30 ristoranti, spazi di coworking, un’ampia varietà di servizi e altro ancora…
Si tratta di un progetto gigantesco, per il quale chi lo ha voluto merita i complimenti, non fosse altro per il coraggio necessario a idearlo ed a concretizzarlo.
Insomma, in un periodo nel quale il Retail ha sofferto e molti si dono spinti a decretare la fine di questa asset class, c’è stato chi ha avuto la capacità di immaginarne una prospettiva diversa.
Ed è proprio su questo aspetto che credo ci si debba soffermare: probabilmente lo spazio di mercato per il retail classico è destinato a ridursi.
Ma, nel contempo, questa destinazione mostra di poter funzionare da volano per altre funzioni che ad essa possano essere abbinate.
È una considerazione valida non solo per progetti enormi, come quello del Maximall Pompeii promosso da Paolo Negri, ma anche per iniziative dalle dimensioni più contenute.
Il Mixed Use sarà una delle tipologie di investimento immobiliare maggiormente destinate a crescere: e nel mix di funzioni la quota del Retail potrà svolgere un ruolo di accelerazione.
Sia che si parli di Uffici, tradizionali o in flexible office, ovvero di Hospitality o di qualunque altra destinazione utilmente integrabile.
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